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Rory Lewis: Portrait & Headshot Photographer

Based in Los Angeles with Studios in New York & London.
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Colonnello del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) (Rory Lewis Photographer 2018)

Colonnello del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) (Rory Lewis Photographer 2018)

Reggimento “Lancieri di Aosta” (6º) – Palermo

August 28, 2018 in Cavalry, Soldati della Repubblica, Esercito Italiano, Portrait Sittings
Colonnello del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) (Rory Lewis Photographer 2018)

Colonnello del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) (Rory Lewis Photographer 2018)

Ritratto il 23 agosto 2018 — Rory Lewis Non Profit / Soldati della Repubblica

Il 23 agosto 2018 ho raggiunto Palermo per ritrarre le donne e gli uomini del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6º), nell’ambito del mio progetto non profit Soldati della Repubblica, realizzato attraverso la Rory Lewis Non Profit. All’interno della storica sede siciliana del reparto ho potuto riunire, davanti all’obiettivo, Ufficiali, Sottufficiali e Lancieri, in una serie di ritratti che celebrano al tempo stesso l’individualità e l’identità condivisa di questi Soldati della Repubblica.

Nato nel 1774 come Reggimento di Cavalleria “Aosta”, il reparto ha attraversato alcuni dei momenti più significativi della storia italiana: dalle Guerre d’Indipendenza e dalle cariche decisive di Custoza—che valsero al reggimento la Medaglia d’Oro al Valor Militare—al fronte italiano nella Prima guerra mondiale, fino alla dura campagna in Greciadurante la Seconda guerra mondiale, dove l’unità arrivò a combattere a fianco delle formazioni partigiane. Oggi il reggimento è l’unità esplorante della Brigata Meccanizzata “Aosta”, di stanza a Palermo ed equipaggiata con moderne blindo Centauro e Centauro 2, ponte ideale tra la tradizione secolare della cavalleria e la realtà contemporanea della cavalleria corazzata.

L’accoglienza a Palermo è stata al tempo stesso solenne e calorosa. Il Reggimento ha spalancato le sue porte, permettendomi di lavorare con calma con ogni soggetto—dal Colonnello e dagli Ufficiali superiori fino ai Caporali e ai giovani Lancieri. Davanti all’obiettivo non vedevo sagome anonime in uniforme, ma volti precisi, segnati dall’esperienza, dall’ironia, dalla stanchezza, dall’orgoglio e da un silenzioso senso del dovere.

Il Comandante di Reggimento, Colonnello Claudio Romano, non solo ha sostenuto il progetto, ma ha anche firmato la prefazione del volume Soldati della Repubblica, aprendo con una frase incisiva di Oscar Wilde:

«Solo i superficiali non giudicano dalle apparenze».

Nella sua riflessione, il Colonnello descrive il ritratto come un impulso antropologico spontaneo—dai primi segni simbolici fino alla fotografia contemporanea—e ricorda come, in ambito militare, le immagini di Comandanti e soldati costituiscano una memoria viva del reparto, esposta nei corridoi delle Unità come un vero albero genealogico. I miei ritratti dei Lancieri di Aosta nascono consapevolmente dentro questa tradizione: non come icone agiografiche, ma come “fermi immagine” contemporanei, che cercano di restituire chi sono davvero questi soldati in un preciso momento storico.

All’interno del più ampio progetto Soldati della Repubblica, la sessione di Palermo si distingue per il contrasto fra storia e presente. I colori scarlatti, le lance, i distintivi e le ricompense al valor militare evocano secoli di cavalleria; i volti parlano del moderno Esercito Italiano, impegnato in compiti complessi sul territorio nazionale e all’estero. In ogni ritratto ho cercato di raccontare quella doppia dimensione che il Colonnello Romano descrive così bene: ogni soldato diverso, ogni soldato uguale—storie uniche, stessa vocazione.

Queste immagini, realizzate in una singola e calda giornata di agosto del 2018, vogliono diventare parte di un archivio visivo duraturo dell’Esercito Italiano—uno sforzo non profit per fare in modo che i soldati di oggi siano ricordati con la stessa cura e dignità riservate a coloro i cui volti dipinti e fotografati scandiscono le pareti dei nostri reggimenti.

On 23rd August 2018, I travelled to Palermo to photograph the men and women of the Reggimento “Lancieri di Aosta” (6º) for my ongoing non-profit project, Soldati della Repubblica, produced through the Rory Lewis Non Profit. Set within the regiment’s historic home in Sicily, the sitting brought together officers, NCOs and lancers for a series of portraits that honour both their individuality and their shared identity as Soldati della Repubblica.

Founded in 1774 as the Cavalry Regiment “Aosta”, the unit has ridden through some of the most significant chapters of Italian history: from the Wars of Independence and the decisive charges at Custoza—for which the regiment earned the Medaglia d’Oro al Valor Militare—to service on the Italian Front in World War I and the hard campaign in Greece during World War II, where the regiment ultimately fought alongside partisan forces. Today, the regiment serves as the reconnaissance unit of the Brigata Meccanizzata “Aosta”, based in Palermo and equipped with modern Centauro and Centauro 2 vehicles, linking centuries of cavalry tradition with contemporary armoured warfare.

The welcome in Palermo was both formal and deeply human. The regiment opened its doors with ceremony and warmth, giving me the time and space to work quietly with each subject—from the Colonel and senior officers to corporals and young lancers. In front of the camera, they appeared not as anonymous uniforms, but as distinct characters: expressions marked by experience, humour, fatigue, pride, and a quiet sense of duty.

The regimental commander, Colonel Claudio Romano, not only supported the project but later wrote the foreword to the Soldati della Repubblica book, opening with Oscar Wilde’s incisive line:

“Solo i superficiali non giudicano dalle apparenze.”

In his text, the Colonel reflects on portraiture as a natural human impulse—from early symbolic representations to contemporary photography—and on how, in the military sphere, images of commanders and soldiers form a living memory of the unit, lining the corridors outside officers’ offices like a visual family tree. My photographs of the Lancieri di Aosta sit consciously within that tradition: not as heroic clichés, but as precise, contemporary “freeze-frames” of who these soldiers are at a specific moment in time.

Within the broader arc of Soldati della Repubblica, the Palermo sitting stands out for its contrast between history and present tense. The scarlet flashes, lances, badges and campaign honours speak of centuries of cavalry heritage; the faces speak of the modern Italian Army, engaged in complex operational roles at home and abroad. In each portrait, I wanted to echo the duality Colonel Romano describes: every soldier different, every soldier the same—unique stories, shared calling.

These images, created on a single hot August day in 2018, are intended as part of a longer visual archive of the Esercito Italiano—a non-profit effort to ensure that the soldiers of today are remembered with the same care and dignity as those whose painted and photographed likenesses line the regimental walls.

— Rory Lewis

Colonnello del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) (Rory Lewis Photographer 2018)

Colonnello del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) (Rory Lewis Photographer 2018)

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A living archive dedicated to honoring the military through fine-art portraiture and storytelling. Each portrait captures the courage, humanity, and spirit of service, preserving the legacy of those who serve for future generations.

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